Ludovico Magistretti nacque a Milano il 6 Ottobre 1920, da una famiglia di architetti.
Vico frequentò il Liceo Classico Parini, e dal 1939 la facoltà di architettura al Politecnico di Milano.
Nel 1943, per evitare la deportazione in Germania, si trasferì in Svizzera, dove frequentò alcuni corsi accademici al Campo Universitario Italiano di Lousanna.
Durante questo soggiorno incontrò Ernesto Nathan Rogers, che influenzò notevolmente il suo sviluppo intellettuale e professionale.
Tornò a Milano nel 1945, dove si laureò in architettura. Iniziò subito la sua carriera lavorando con l'architetto Paolo Chessa, nello studio di suo padre (Pier Giulio Maistretti).
Dal 1949 al 1959 progettò circa 14 interventi per INA-Casa e con Mario Tedeschi parecipò all'impresa del QT8.
Motivato dalla nascente industria del design, partecipò e curò alcune mostre della Triennale.
Gli anni '50 sono ricchi nell' ambito dell' attività professionale, ricordiamo la Torre al Parco in via Revere (1953-56 con F. Longoni), il palazzo per uffici in corso Europa (1955-1959) e, successivamente le torri di piazzale Aquileia.
Nel 1956 fu tra i soci fondatori dell' ADI (Associazione per il Disegno Industriale).
Nel 1959 fece parte della giuria del Premio Compasso d' Oro e nel 1956 di quella del premio ADI.
A partire dagli anni '60, diventa protagonista della cultura architettonica italiana del periodo, partecipando nel 1959 al Congresso CIAM di Ottario, dove presentò la casa Arosio, simbolo del suo linguaggio così personale ed espressivo.
Negli anni successivi, l'attività di architetto è sempre più affiancata a quella di designer, tanto che nel 1967 vinse il premio Compasso d' Oro per la lampada Eclisse, nel 1977 per la lampada Atollo, nel 1979 per la poltrona Maralunga.
Oltre i riconoscimenti ottenuti nel campo del design, furono numerosi anche quelli ottenuti nel settore architettonico: nel 1967 viene nominato membro dell' accademia di San Luca e designato membro onorario del Royal College of Art di Londra, e nel 1986 è stato premiato con la medaglia d' oro dal SIAD (Society of Industrial Artists and Designers).
Nel 1977 il Salone del mobile di Milano gli dedica una mostra accanto a quella del suo "insegnante" Gio Ponti, e nel 2003 presso il Palazzo Ducale di Genova è stata allestita la mostra Vico Magistretti. Il design dagli anni '50 a oggi.
Nello stesso anno è nominato membro del comitato scientifico della Fondazione Politecnico di Milano e nel 2005 riceve il premio speciale Abitare il tempo.
Le sue ultime opere di design sono state presentate al Salone del Mobile del 2008.